30.11.06

Croara [3]


[...Libero cresceva bene e Luciano faceva il possibile per farlo vivere al meglio, piccoli giocattoli fatti con il legno, latte di capra e miele per farlo venir su forte e spesso e volentieri ore con lui nei campi a guardarlo lavorare.

Era in quelle giornate che noi potevamo stare di più insieme, gli altri si erano stancati presto di lui dicevano che era noioso e che non capiva per nulla gli scherzi che gli facevano.

Una volta in effetti aveva addirittura vomitato il latte addosso ad uno di loro che glie lo aveva cagliato per gioco.

Io invece con lui mi ci trovavo bene, raccontavo storie o semplicemente me ne stavo sulla culla a leccare le gocce di latte dolce che cadevano dalla sua tettarealla, alla fine non era un brutto vivere.

Poi però Luciano iniziò ad accorgersi di qualche cosa.

Non so esattamente come accadde, ma di punto in bianco lo lasciava meno solo e poi gli fece qualche cosa, una roba strana difficile da capire, solo che da un momento all'altro Libero non poté più vedermi, non nel senso che mi prese in antipatia, proprio non mi vedeva più, erano inutili tutti i miei tentativi, qualsiasi cosa io facessi lui sembrava non capirla, i salti sulla pancia, il solletico reagiva a tutto con fastidio, a scatti...

Allora mi arrabbiai e gridai e urlai, feci di tutto per farmi notare ma nulla, piansi anche per un po' ma nulla... poi Libero fece una cosa strana che non mi aspettavo, guardò Luciano e disse:

“Pa-pà”

Scappai, gli aveva dato un nome! Ora non era più solo un Luciano qualsiasi era diventato Pa-pà...]

1 commento:

Anonimo ha detto...

Forza jurino che sto blog è davvero bello!!!
Foto notevole, baci

Sara