25.11.06

Graphic Novel

Alla tenera età di 28 anni (ventotto è un numero pieno, ha un bel suono, sembra un un punto di passaggio come se da li in avanti le cose dovessero cambiare) ho scoperto le Graphic Novel.

Non che non avessi mai letto nulla di quello che viene considerato “fumetto d'Autore” tuttavia lo avevo sempre considerato come una specie di nicchia poco rilevante.

Certo MAUS è da sempre uno dei miei albi preferiti, ma non era mai veramente entrato a far parte del mio linguaggio.

Adesso invece scopro una serie di storie che mi danno una nuova lettura del media Fumetto, o meglio me ne palesano una che avevo sempre conosciuto ma mai veramente affrontato.

Quando sentivo la definizione di “romanzo a fumetti” pensavo ad un'esagerazione, all'impossibilità di esprimere nella gabbia delle immagini disegnate la stessa forza delle immagini e delle emozioni che si formano libere nella lettura di un romanzo.

Devo ricredermi, ovviamente altrimenti non starei scrivendo :-), non è che mi sia fatto una ricerca approfondita, mi sono semplicemente affidato alla ricerca che la redazione dell'espresso ha fatto in questi giorni e alla conseguente iniziativa editoriale.

Insomma è bello scoprire, a ventotto anni appunto, che ci possono essere fumetti non schiavi dell'immagine ma liberi di raccontare storie con stili e tratti servi di esse e non viceversa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Superconfermo!

Anonimo ha detto...

in che senso schiavi dell'immagine?
Cioè: l'immagine schiavizza?